Primo sguardo (e primo esempio) su Surface Simulator

Lo scopo di questo breve post è dare un veloce sguardo alla prima cosa che notiamo nell’SDK, ovvero il Simulator, per capire come possiamo creare applicazioni per Surface senza avere a disposizione il dispositivo.

In questo momento non dispongo di una macchina adeguata, quindi ovviamente, non sono in grado di valutare correttamente le performance. Ricordo che il Simulator funziona con una risoluzione minima di 1280×960.

Per scrivere subito un pò di codice, ho scimmiottato quanto descritto in questo video, e ho lanciato il simultatore prima di andare con il debug. Se il simulatore non è in esecuzione al momento dell’avvio del debug, l’applicazione parte come WPF application, e quindi con funzionalità ridotte rispetto a quelle attese.  Al momento non ho ancora capito se e come agganciare il debug direttamente al simulatore, quindi per ora mi assicuro di averlo in esecuzione prima del debug.

Il risultato è visibile nella foto di seguito, con le poche righe di codice che vedrete nel video.

ScreenShot014

Rispetto all’esempio del video ho aggiunto solo un bottone per uscire dall’applicazione.
Purtroppo, nel printscreen non viene visualizzato il bordo della finestra del simulator, e neanche i mouse usati (3 contemporaneamente, di cui uno PS-2 e due USB), visualizzati con un cursore stilizzato a forma di “dito”. Infatti ogni mouse simula un “punto di contatto” che potremmo avere nell’esecuzione dell’applicazione.

Nell’immagine vengono comunque visualizzati due cerchietti che sono poi i punti di contatto usati durante l’esecuzione.
Surface consente fino a 52 punti di contatto contemporanei (non mi chiedete l’origine di questo limite, me lo chiedo anche io).

L’applicazione in sé non è niente di speciale, ma se pensate alle poche righe necessarie per implementarlo, si può facilmente capire che l’SDK anche allo stato attuale, fornisce un bel pò di classi pronte all’uso. In futuro probabilmente verranno aggiunte altre classi per facilitare ulteriormente lo sviluppo.

Primo sguardo (e primo esempio) su Surface Simulator